La pasta che ama il tuo cuore

Per aver cura della salute del tuo cuore arricchisci ogni giorno la tua alimentazione di Betaglucani.
Scegli CuoreMio BioGranoro!!

La pasta "CuoreMio Bio" Granoro

La pasta CuoreMio BioGranoro è ottenuta con materie prime 100% da Agricoltura Biologica Italiana una miscela di semole di grano duro di alta qualità e una farina d’orzo ricca di Betaglucani, che contribuiscono a ridurre il colesterolo.

Scopri di più

CuoreMio Bio l'evoluzione dell'integrale

Con i Betaglucani dell’Orzo

I Betaglucani dell’orzo sono fibre solubili che svolgono numerose funzioni benefiche per l’organismo, regolando l’assorbimento di alcuni nutrienti come zuccheri e grassi.

Una porzione di 100g di pasta “CuoreMioBioGranoro” apporta circa 3g di Betaglucani, naturalmente contenuti nell'orzo.

L’assunzione di una quantità giornaliera di 3g di Betaglucani dell’orzo, accompagnata ad uno stile di vita sano e attivo ed una dieta bilanciata e povera di grassi, riduce il colesterolo, contribuendo a mantenere normali, i suoi valori nel sangue.

Scopri di più

Ricca di fibre

La pasta “CuoreMio Bio" Granoro è un alimento ad alto contenuto di fibre.

Una porzione di 100g di pasta “CuoreMioBioGranoro” apporta circa 7,5g di fibra totale, più del doppio di quella contenuta in una pasta di semola di grano duro convenzionale. Di questi 7,5 g circa 3g sono Betaglucani.

100% Biologica Italiana

Agricoltura Biologica significa rispetto della natura, dell’ambiente e salvaguardia della biodiversità. Le materie prime utilizzate per la pasta CuoreiMio Bio sono ottenute 100% da Agricoltura Biologica Italiana, secondo un metodo di produzione che ammette solo l’impiego di sostanze naturali ed esclude l’utilizzo di pesticidi e concimi chimici.

I FORMATI CuoreMio Bio Granoro

La linea CuoreMio Bio Granoro propone i formati della tradizione mediterranea, portando ogni giorno in tavola il sapore di sempre e un aiuto al vostro cuore.

COME NASCE CUOREMIOBIO GRANORO

La produzione della pasta “CuoreMio Bio" Granoro, nasce dall’ incontro di due industriali appassionati del proprio lavoro.

Scopri di più

Il nostro benessere parte dalla cura di noi stessi anche a tavola

Dieta, cereali e salute

Negli ultimi anni c’è stata una notevole evoluzione del concetto di dieta. Mangiare deve essere un piacere, ma è importante anche seguire una alimentazione corretta, che ci permette di vivere in maniera più sana, prevenendo l’insorgenza di malattie croniche come quelle cardiovascolari.

Le linee guida della sana alimentazione promuovono il consumo di cereali, in particolare di quelli integrali, più ricchi di vitamine, oligominerali e fibre insolubili, tutte sostanze preziose racchiuse nella crusca, che nei cereali raffinati vanno perse durante il processo di lavorazione.

La fibra alimentare

La fibra alimentare è un componente molto importante della nostra dieta e si trova in molti alimenti di origine vegetale quali frutta, verdura, legumi e nei cereali. Non ha di per sé un valore energetico e nutritivo ma è importante per regolare diverse funzioni fisiologiche dell’organismo.

Scopri di più

L’orzo

L’orzo è un cereale, pianta erbacea, simile al frumento, ancora poco utilizzato nella nostra dieta.
Il chicco d’orzo è costituito per circal’ 80% da carboidrati, di cui l’amido è un importante sorgente di energia per l’organismo, mentre sono poco presenti gli zuccheri semplici.

La fibra alimentare rappresenta circa il 10% della cariosside ed è in gran parte costituita da un particolare tipo di fibra solubile, i Betaglucani, che differenziano l’orzo dal grano.

Contiene, inoltre, proteine, vitamine del gruppo B e costituisce anche una buona fonte di minerali, soprattutto potassio. I lipidi sono presenti in bassissima percentuale.

Numerosi studi hanno evidenziato gli aspetti salutistici dell’orzo e degli alimenti da esso derivati, attribuibili in primo luogo alla presenza di Betaglucani.

Scopri di più

I Betaglucani

I Betaglucani sono polisaccaridi (polimeri di glucosio) che si trovano in alcuni cereali, quelli che ne sono più ricchi sono l’orzo e l’avena. Infatti per la produzione della pasta CuoreMioBio viene utilizzata una particolare varietà di orzo perlato, chiamata Orzo Beta, da cui si ottiene una farina con un alta concentrazione di fibre solubili, i Betaglucani, che utilizzata insieme alla semola di grano duro, permette di produrre questa pasta ricca di sostanze preziose per la salute. I Betaglucani dell’orzo infatti, hanno interessanti effetti sul metabolismo lipidico e glucidico con una riduzione del colesterolo totale e soprattutto di quello cattivo (LDL) e una riduzione della risposta glicemica dopo i pasti.

Scopri di più

A TAVOLA PER LA SALUTE DEL CUORE

Mangiare per il proprio benessere vuol dire scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata che possa aiutare a controllare i diversi fattori di rischio.

L’obiettivo è quello di:

  • mantenere normali il livello di colesterolemia e di pressione arteriosa,
  • favorire un miglior utilizzo del glucosio da parte dell’organismo,
  • conservare o raggiungere un peso corporeo normale.

Nei casi di notevole aumento del colesterolo o dei trigliceridi è opportuno controllare la propria dieta e rivolgersi al proprio medico.

Scopri di più

IL COLESTEROLO

Il colesterolo non è una sostanza tossica ed è naturalmente presente nel nostro organismo. Diventa negativo per la nostra salute soltanto quando è presente nel sangue in quantità eccessive. Nell’organismo svolge alcune importanti funzioni:

  • serve da "mattone" per la sintesi, cioè la costruzione, di alcuni ormoni e dei sali biliari;
  • è importante per la produzione di vitamina D;
  • è un costituente delle membrane delle cellule e dei differenti tessuti.

Il colesterolo è contenuto nei cibi di origine animale come carni e frattaglie, salumi, burro e formaggi, tuorlo d’uovo; è invece totalmente assente nei cibi di origine vegetale (pasta, pane, verdura, frutta, legumi, ecc.) ed anche nell’olio extravergine d’oliva e negli oli di semi.

Scopri di più

IPERCOLESTEROLEMIA

Ipercolesterolemia significa aumento del colesterolo al di sopra dei valori “normali” e consigliabili.

Anche incrementi non esagerati sono potenzialmente dannosi e il rischio di avere problemi seri è ancora maggiore se sono presenti altri fattori di rischio, ad esempio il fumo, l’ipertensione, in sovrappeso o il diabete.

L’ipercolesterolemia non produce sintomi immediati: molte persone non sanno di essere ipercolesterolemiche.

Scopri di più

Lo studio scientifico: la pasta CuoreMio aiuta le persone infartuate a "riparare" il cuore

DA ALIMENTO FUNZIONALE AD ALIMENTO NUTRACEUTICO

Granoro ha sempre creduto nella efficacia della pasta CuoreMio Bio, e supportata ed incoraggiata da numerose premesse scientifiche, ha deciso di finanziare un progetto di ricerca per la prevenzione dell’insufficienza cardiaca dopo infarto, utilizzando la pasta CuoreMio Bio come veicolo primario di principi attivi anti-ossidanti, proponendo così, un modello sano e costruttivo di alimentazione.

Scopri di più

Le domande più frequenti

Hai domande, curiosità o semplicemente vuoi sapere qualcosa in più su “CuoreMio Bio” Granoro? Inviaci la tua richiesta a pasta@granoro.it il Nostro Servizio Consumatori ti risponderà al più presto.

Perché Granoro ha scelto i Betaglucani dell’orzo?

Tra tutti i cereali l'orzo e l'avena sono quelli che contengono le maggiori quantità di Betaglucani. Granoro ha scelto una specifica varietà di orzo detta “Beta”, che rispetto alle varietà di orzo convenzionale ha un contenuto notevolmente superiore in Betaglucani.
Eliminati gli strati superficiali dei chicchi, essi sono sottoposti a macinazione e successiva separazione delle varie frazioni. La frazione più grossolana (più ricca in Betaglucani) viene recuperata e miscelata nelle giuste proporzioni alla semola di grano duro.
Si ottiene così, attraverso un semplice processo di macinazione e selezione fisica dell'orzo, la miscela di semola ed orzo biologici destinata alla produzione di pasta, senza ricorrere all'estrazione dei Betaglucani con l’utilizzo di prodotti chimici. Il risultato è la pasta “CuoreMio Bio” Granoro naturalmente ricca in Betaglucani.

Quanta pasta “CuoreMio Bio” Granoro dobbiamo consumare?

Granoro consiglia di consumare una porzione di 100g di pasta “CuoreMio Bio” per garantire l’assunzione di 3g di Betaglucani, quantità raccomandata dall’EFSA(European Food Safety Authority) e dall’US FDA (FOOD & DRUG ADMINISTRATION Ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) per aiutarci a ridurre il colesterolo nel sangue.
Tuttavia va ricordato che è sempre bene abbinare al consumo di alimenti ricchi di fibre uno stile di vita attivo ed una alimentazione varia ed equilibrata.

http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/2471.htm

http://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?fr=101.81

La pasta “CuoreMio Bio” Granoro può essere mangiata dai bambini?

“CuoreMio Bio” Granoro è una pasta biologica di semola di grano duro ed orzo, adatta a tutte le età. I bambini spesso sono restii a mangiare frutta e verdure (contenenti fibra), per cui è sempre bene incoraggiare il consumo abituale di cereali, legumi e frutta, tutti alimenti ricchi di fibre, fatta eccezione per chi deve seguire particolari regimi dietetici. In questo modo i bambini imparano a seguire un corretto regime alimentare.

“CuoreMio Bio” Granoro funziona davvero?

L’effetto dei Betaglucani sul metabolismo lipidico e glucidico è il risultato di anni di studi sperimentali eseguiti sull’uomo.
L’assunzione regolare dei Betaglucani, particolarmente presenti nell’orzo, ha effetti positivi sulla riduzione del colesterolo nel sangue. In più è una pasta ricca di fibre ed in particolare di fibre solubili, assunta con regolarità, contribuisce ad aumentare l’apporto di fibre nella tua dieta e a migliorare la salute del tuo cuore, senza rinunciare al gusto di un buon piatto di pasta.

Dove possiamo acquistare i formati della linea “CuoreMio Bio” Granoro?

Per conoscere i punti vendita a Voi più vicini, in cui poter acquistare i formati della linea “CuoreMio Bio” e tutti i prodotti Granoro, inviateci una e-mail all’indirizzo pasta@granoro.it indicando la vostra città e indirizzo. Vi risponderemo nel più breve tempo possibile. In alternativa i prodotti Granoro sono acquistabili nel nostro negozio online all’indirizzo www.granoro.it. Per qualunque altra domanda puoi trovarci anche su Facebook, Ti aspettiamo.

Cosa si intende per alimento funzionale?

Un alimento può essere definito funzionale se, al di là delle proprietà nutrizionali, è scientificamente dimostrata la sua capacità di influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche, contribuendo a preservare o a migliorare lo stato di salute e di benessere dell’organismo, e a ridurre il rischio di insorgenza delle malattie correlate al regime alimentare. La Pasta “CuoreMio Bio” Granoro è un alimento funzionale.

http://www.eufic.org/page/it/nutrizione/alimenti-funzionali/

Gli alimenti funzionali sono alimenti dietetici?

Un alimento può essere definito funzionale se, al di là delle proprietà nutrizionali, è scientificamente dimostrata la sua capacità di influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche, contribuendo a preservare o a migliorare lo stato di salute e di benessere dell’organismo, e a ridurre il rischio di insorgenza delle malattie correlate al regime alimentare. La Pasta “CuoreMio Bio” Granoro è un alimento funzionale.

http://www.eufic.org/page/it/nutrizione/alimenti-funzionali/

Bibliografia

Di seguito è riportata la Bibliografia principale di riferimento per la costruzione dei contenuti presenti all'interno del sito di Granoro Cuore Mio.
  • Jenkins DJA, Marchie A, Augustin LSA, Ros E, Kendall CWC.Viscous dietary fibre and metabolic effects. Clin Nutr Suppl 2004; 1: 39-49

  • Theuwissen E, Mensink RP. Water-soluble dietary fibers and cardiovascular diseases. Physiol Behav 2008; 94: 285-292

  • Bazzano LA. Effects of soluble dietary fiber on low-density lipoprotein cholesterol and coronary heart disease risk. Curr Atheroscl Rep 2008; 10: 473-477

  • Lazaridou A, Biliaderis CG. Molecular aspects of cereal b-glucan functionality: physical properties, technological applications and physiological aspects. J Cereal Sci 2007; 46: 101-108

  • Kim SY, Song HJ, Lee YY, Cho K-H, Roh YK. Biomedical issues of dietary fiber b-glucan. J Korean Med Sci 2006; 21: 781-789

  • Wood PJ. Cereal b-glucans in diet and health. J Cereal Sci 2007; 46: 230-238

  • Butt MS, Tahir-Nadeem, Khan MKI, Shabir R, Butt MS. Oat: unique among the cereals. Eur J Nutr 2008; 47: 68-79

  • Erndt EA. Whole-grain barley for today’s health and wellness needs. Cereal Food World 2006; 51: 20-22

  • Andon MB, Anderson JW. The oatmeal-cholesterol connection: 10 years later. Am J Lifestyle Med 2008; 2: 51-57

  • Ames NP, Rhymer CR. Issues surrounding health claims for barley. J Nutr 2008; 138: 1237S-1243S

  • De Groot AP, Luyken R, Pikaar NA. Cholesterol-lowering effect of rolled oats. Lancet 1963; 2: 303-304

  • Ripsin CM, Keenan JM, Jacobs DR Jr, Elmer PJ, Welch RR, Van Horn L, Liu K, Turnbull WH, Thye FW, Kestin M, et al. Oat products and lipid lowering. A metaanalysis. JAMA 1992; 267: 3317-25

  • Brown L, Rosner B, Willett WW, Sacks FM. Cholesterol-lowering effects of dietary fiber: a meta-analysis. Am J Clin Nutr 1999; 69: 30-42

  • Kelly SAM, Summerbell CD, Brynes A, Whittaker V, Frost G. Wholegrain cereals for coronary heart disease. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, Issue 2. Art. No.: CD005051. DOI: 10.1002/14651858.CD005051.pub2

  • Talati R, Baker WL, Pabilonia MS, White CM, Coleman CI. The effects of barleyderived soluble fiber on serum lipids. Ann Fam Med 2009; 7: 157-63

  • Naumann E, van Rees AB, Önning G, Öste R, Wydra R, Mensink RP. b-glucan incorporated into a fruit drink effectively lowers serum LDL-cholesterol concentration. Am J Clin Nutr 2006; 83: 601-605

  • Atkinson FS, Foster-Powell K, Brand-Miller JC. International Tables of Glycemic Index and Glycemic Load Values: 2008. Diab Care 2008; 31: 2281-2283 (online only appendix).

  • Alminger M, Eklund-Jonsson C. Whole-grain products based on a high-fibre barley or oat genotype lower post-prandial glucose and insulin responses in healthy humans. Eur J Nutr 2008; 47: 294-300

  • Cavallero A, Empilli S, Brighenti F, Stanca M. High b-glucan barley fractions in bread making and their effects in human glycaemic response. J Cereal Sci 2002; 36: 59-66

  • Mäkeläinen H, Anttila H, Sihvonen J, Hietanen RM, Tahvonen R, Salminen E, Mikola M, Sontag-Strohm T. The effect of beta-glucan on the glycemic and insulin index. Eur J Clin Nutr. 2007; 61: 779-85

  • Behall KM, Scholfield DJ, Hallfrisch JG, Liljeberg-Elmståhl HG. Consumption of both resistant starch and beta-glucan improves postprandial plasma glucose and insulin in women. Diab Care 2006; 29: 976-81

  • Casiraghi MC, Garsetti M, Testolin G, Brighenti F. Post-prandial responses to cereal products enriched with barley beta-glucan. J Am Coll Nutr 2006; 25: 313-20

  • Jenkins AL, Jenkins DJ, Zdravkovic U, Würsch P, Vuksan V. Depression of the glycemic index by high levels of beta-glucan fiber in two functional foods tested in type 2 diabetes. Eur J Clin Nutr. 2002; 56: 622

  • Yokoyama WH, Hudson CA, Knuckles BE, Chiu M-CM, Sayre RN, Turnlund JR, Schneeman BO. Effect of barley )b-glucan in durum wheat pasta on human glycemic response. Cereal Chem 1997; 74: 293-296

  • Hlebowicz J, Darwiche G, Björgell O, Almér LO. Effect of muesli with 4 g oat beta-glucan on postprandial blood glucose, gastric emptying and satiety in healthy subjects: a randomized crossover trial. J Am Coll Nutr 2008; 27: 470-5

  • Granfeldt Y, Nyberg L, Björck I. Muesli with 4 g oat beta-glucans lowers glucose and insulin responses after a bread meal in healthy subjects. Eur J Clin Nutr 2008; 62: 600-7

  • Poppitt SD, van Drunen JD, McGill AT, Mulvey TB, Leahy FE. Supplementation of a high-carbohydrate breakfast with barley beta-glucan improves postprandial glycaemic response for meals but not beverages. Asia Pac J Clin Nutr 2007; 16: 16-26

  • Bourdon I, Yokoyama W, Davis P, Hudson C, Backus R, Richter D, Knuckles B, Schneeman BO. Postprandial lipid, glucose, insulin, and cholecystokinin responses in men fed barley pasta enriched with beta-glucan. Am J Clin Nutr 1999; 69: 55-63

  • Keogh GF, Cooper GJ, Mulvey TB, McArdle BH, Coles GD, Monro JA, Poppitt SD. Randomized controlled crossover study of the effect of a highly beta-glucanenriched barley on cardiovascular disease risk factors in mildly hypercholesterolemic men. Am J Clin Nutr 2003; 78: 711-8

  • Juvonen KR, Purhonen AK, Salmenkallio-Marttila M, Lähteenmäki L, Laaksonen DE, Herzig KH, Uusitupa MI, Poutanen KS, Karhunen LJ. Viscosity of oat branenriched beverages influences gastrointestinal hormonal responses in healthy humans. J Nutr 2009; 139: 461-6

  • Nazare JA, Normand S, Oste Triantafyllou A, Brac de la Perrière A, Desage M, Laville M. Modulation of the postprandial phase by beta-glucan in overweight subjects: effects on glucose and insulin kinetics. Mol Nutr Food Res 2009; 53: 361-9

  • Kim H, Stote KS, Behall KM, Spears K, Vinyard B, Conway JM. Glucose and insulin responses to whole grain breakfasts varying in soluble fiber, beta-glucan: a dose response study in obese women with increased risk for insulin resistance. Eur J Nutr 2009; 48: 170-5

  • Nilsson AC, Ostman EM, Granfeldt Y, Björck IM. Effect of cereal test breakfasts differing in glycemic index and content of indigestible carbohydrates on daylong glucose tolerance in healthy subjects. Am J Clin Nutr 2008; 87: 645-54

  • Nilsson AC, Ostman EM, Holst JJ, Björck IM. Including indigestible carbohydrates in the evening meal of healthy subjects improves glucose tolerance, lowers inflammatory markers, and increases satiety after a subsequent standardized breakfast. J Nutr 2008; 138: 732-9

  • Kabir M, Oppert JM, Vidal H, Bruzzo F, Fiquet C, Wursch P, Slama G, Rizkalla SW. Four-week low-glycemic index breakfast with a modest amount of soluble fibers in type 2 diabetic men. Metabolism. 2002; 51: 819-26

  • Maki KC, Galant R, Samuel P, Tesser J, Witchger MS, Ribaya-Mercado JD, Blumberg JB, Geohas J. Effects of consuming foods containing oat beta-glucan on blood pressure, carbohydrate metabolism and biomarkers of oxidative stress in men and women with elevated blood pressure. Eur J Clin Nutr 2007 Jun; 61: 786-95

  • Braaten JT, Scott FW, Wood PJ, Riedel KD, Wolynetz MS, Brulé D, Collins MW. High b-glucan oat bran and oat gum reduce postprandial blood glucose and insulin in subjects with and without type 2 diabetes. Diab Med 1994; 11: 312-318

  • Tappy L, Gugolz E, Wursch P. Effects of breakfast cereals containing various amounts of )-b-glucan fibers on plasma glucose and insulin responses in NIDDM subjects. Diab Care 1996; 19: 831-834

  • Tapola N, Karvonen H, Niskanen L, Mikola M, Sarkkinen E. Glycemic responses of oat bran products in type 2 diabetic patients. Nutr Metab Cardiovasc Dis 2005; 15: 255-61

  • Rami B, Zidek T, Schober E. Influence of a beta-glucan-enriched bedtimesnack on nocturnal blood glucose levels in diabetic children. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2001; 32: 34-6

  • Pick ME, Hawrysh MI, Toth E. Barley bread products improve glycemic control of type 2 subjects. Intern J Food Sci Nutr 1998; 49: 71-78

  • Ostman E, Rossi E, Larsson H, Brighenti F, Bjorck I. Glucose and insulin responses in healthy men to barley bread with different levels of (1_3;1/_4)-?-glucans; predictions using fluidity measurements of in vitro enzyme digests. J Cereal Sci 2006; 43: 230-235

  • Hughes SA, Shewry PR, Gibson GR, McCleary BV, Rastall RA. In vitro fermentation of oat and barley derived b-glucans by human faecal microbiota. FEMS Microbiol Ecol 2008; 64: 482-493

  • Jenkins DJ, Josse AR, Wong JM, Nguyen TH, Kendall CW. The portfolio diet for cardiovascular risk reduction. Curr Atheroscler Rep. 2007; 9: 501-7

CuoreMio Bio Granoro

“CuoreMio Bio" Granoro è la scelta ideale per chi è attento alla propria salute e non vuole rinunciare al piacere di un gustoso primo piatto: il profumo del grano duro, il giusto spessore, la tenacità e l’elasticità, si accompagnano alla naturale presenza di Betaglucani contenuti nei chicchi d’orzo. Inoltre è una pasta anche Biologica, controllata lungo tutta la filiera, dal seme al prodotto finito, al fine di garantire la tracciabilità del prodotto ed alta qualità.

Il processo produttivo è completamente dedicato per evitare cross contamination con il prodotto convenzionale. L’essiccazione avviene a temperature non troppo elevate, per non alterare le caratteristiche organolettiche (come il gusto ed il colore) e nutrizionali del prodotto finito. Il risultato è una pasta dall’ottima porosità che garantisce una buona resa dopo la cottura e una buona capacità di legare i condimenti. Inoltre la cottura è veloce ed uniforme grazie al giusto spessore dei formati.

Scopri di più

La Pasta Come Mezzo Per Aumentare Gli Apporti Di Betaglucano Scalfi

Come nasce CuoreMio Bio Granoro

Erano circa 2 anni che Granoro pensava alla produzione di una pasta funzionale.
“Nel 2007, in occasione di una fiera di settore, il Sig. Zucconi mi raggiunse per parlarmi di un importante ricerca, Il Sig. Zucconi era proprietario in Basilicata di una delle più grandi aziende di produzione di malto da birra, che ancora oggi fornisce i più rinomati birrifici europei. Nella sua azienda aveva individuato e fatto coltivare una varietà di orzo, l’orzo Beta, particolarmente ricca di fibre solubili, i Betaglucani, con importanti proprietà benefiche per il nostro organismo. L’alta percentuale di Betaglucani presente in quella particolare varietà di orzo non era però indicata per la produzione del malto da birra, poiché ne alterava il colore e la consistenza, rendendo la birra più torbida. I Betaglucani, quindi, dovevano essere scartati pur avendo un grande valore intrinseco e funzionale.
La sfida che il Sig. Zucconi volle condividere era quella di recuperare questa nobilissima fibra al fine di produrre una farina di orzo ricca di Betaglucani da utilizzare, miscelata in opportuna quantità con la semola di grano duro, per la produzione di una pasta funzionale.” (Dott.ssa Marina Mastromauro, A.D. Pastificio Attilio Mastromauro Granoro S.r.l.).
Inizia così il progetto della pasta “CuoreMioBio”, supportato da prove tecnologiche, organolettiche e analisi di laboratorio presso l’Università del Molise, con la collaborazione del Dott. Cecconi e del Prof. Scalfi dell’Università Federico II di Napoli.
“Il Sig. Zucconi riuscì in breve tempo a produrre, attraverso uno speciale processo di lavorazione, una farina d’orzo ricca di Betaglucani, mentre la sfida più importante per me era quella di produrre una pasta ottenuta da due diverse tipologie di cereali, con diversa granulometria e quindi con problemi di omogeneizzazione, che conservasse le caratteristiche funzionali dell’orzo” (Dott.ssa Marina Mastromauro, A.D. Pastificio Attilio MastromauroGranoro S.r.l.).

L’attività del pastificio Granoro fu mirata a produrre una pasta che:

  • conservasse i 3g di fibre solubili (Betaglucani) in 100 g di pasta, quantità ritenuta utile per ottenere l’effetto di ridurre il colesterolo nel sangue, in particolare quello cattivo LDL;
  • fosse anche BIO: più sicura e più amica dell’ambiente;
  • fosse buona come la pasta di sola semola di grano duro;- fosse tenace ed elastica (grazie all’utilizzo di semola di altissima qualità che compensasse la farina d’orzo povera invece glutine);
  • piacesse a tutti, anche ai bambini.

L’attenzione di Granoro nel processo produttivo e la dedizione verso i suoi consumatori hanno permesso di creare, così, un prodotto non solo utile, ma anche buono, esattamente come la pasta di sola semola di grano duro. La pasta “CuoreMio Bio" Granoro, infatti, ha la peculiarità di essere ricca di fibre solubili dell’orzo, i Betaglucani che, assorbendo acqua, formano nel tratto gastrointestinale una sostanza gelatinosa che riduce l’assorbimento del colesterolo, favorendone così l’eliminazione da parte dell’organismo.
“L’orgoglio maggiore è aver ricevuto un riscontro positivo da parte di tutti coloro che l’hanno provata, incontrando anche il gusto dei bambini. Con "CuoreMio Bio"" Granoro si è riusciti a vincere la sfida di produrre una pasta non solo buona ma anche funzionale.” (Dott.ssa Marina Mastromauro, A.D. Pastificio Attilio MastromauroGranoro S.r.l.).

La fibra alimentare

La fibra alimentare è costituita da un insieme di carboidrati complessi non digeribili dall’uomo, presenti nella parete delle cellule vegetali e si divide in:

FIBRA INSOLUBILE

è presente principalmente nella crusca dei cereali ed agisce prevalentemente nella regolazione delle funzioni gastrointestinali. Non è fermentabile nel colon, ha un effetto antistipsi, aumenta la velocità del transito intestinale ma non ha effetti diretti sulla colesterolemia e sull’utilizzo del glucosio.

FIBRA SOLUBILE

è presente in alcuni legumi, nella verdura e nei cereali quali orzo e avena. La fibra solubile, come i Betaglucani dell’orzo, è metabolizzata dalla flora batterica intestinale ed è in grado di assorbire acqua formando un composto gelatinoso che aumenta il volume e la viscosità del contenuto intestinale con conseguente rallentamento dello svuotamento intestinale. In questo modo regola l’assorbimento di alcuni nutrienti come grassi e zuccheri contribuendo al controllo del livello di glucosio e a ridurre il colesterolo.

Come aumentare la fibra alimentare nella dieta

Gli apporti consigliati di fibra alimentare per la popolazione adulta sono fissati fra i 25 e i 30g al giorno; almeno 10g dovrebbero essere rappresentati dalla fibra solubile.
La dieta che si segue in Italia è diventata ormai molto diversa dalla nostra famosa Dieta Mediterranea, perchè contiene molti alimenti di origine animale e meno alimenti di origine vegetale.
Gli apporti di fibra alimentare sono quindi molto più bassi di quanto auspicabile. Proprio per questo, le linee guida alla sana alimentazione insistono sulla promozione del consumo di verdura, frutta e di cereali integrali, o comunque ricchi in fibra alimentare.
Resta comunque difficile aumentare gli apporti di fibra solubile (pectine, Betaglucani,ecc…) poiché essa non è particolarmente abbondante nella gran parte degli alimenti di origine vegetale.
Pertanto, una buona soluzione è rappresentata da alimenti arricchiti in fibra solubile, come i Betaglucani dell’orzo, proprio come la pasta “CuoreMio Bio" Granoro.

http://nut.entecra.it/649/Introduzione.html

http://nut.entecra.it/651/Pi_ugrave__cereali__legumi__ortaggi_e_frutta.html

http://nut.entecra.it/652/Grassi__scegli_la_qualit_agrave__e_limita_la_quantit_agrave_.html

http://www.eufic.org/article/it/nutrizione/fibre/artid/potenza-alimenti-integrali/

http://www.eufic.org/page/it/page/FAQ/faqid/what-foods-contain-fibre/

http://www.eufic.org/article/it/nutrizione/fibre/artid/ruolo-fibre-dieta-sana/

http://www.eufic.org/article/it/nutrizione/fibre/artid/cereali-integrali/

L'orzo

L’orzo è conosciuto fin dall'età della pietra e coltivato da Egizi, Greci e Romani.

La prima coltivazione dell’orzo selvatico avvenne nella zona della cosiddetta “Mezzaluna Fertile”, nel Medio Oriente, da dove la sua coltura si diffuse in Asia minore e Africa settentrionale, fino ad arrivare in Europa.

Numerosi testi antichi parlano dell’orzo come del più abbondante fra i cereali coltivati per l’alimentazione. Gli Egizi usavano l’orzo per la preparazione di focacce e pane azzimo. Plinio il Vecchio racconta che i gladiatori romani venivano detti “hordearii”, ovvero “uomini orzo” perché l’orzo era il loro alimento principale: si credeva infatti che questo cereale fosse capace di dare loro più forza e resistenza.

Oggi è un cereale che in Italia sta guadagnando rapidamente popolarità; prevalentemente destinato alla produzione di birra e di whisky, può essere consumato come orzo perlato o sotto forma di farina in tanti prodotti derivati come pasta, pane e prodotti da forno.

Come funzionano i Betaglucani

I Betaglucani dell’orzo contenuti nella pasta GranoroCuoreMioBio svolgono diversi effetti positivi sulla nostra salute.

La loro caratteristica è quella di assorbire acqua formando nel tratto gastrointestinale una sostanza gelatinosa che aumenta il volume degli alimenti ingeriti, provocando una particolare diluizione dei nutrienti che sono assorbiti in tempi più lunghi.

I Betaglucani quindi:

  • Aumentano l’eliminazione degli acidi biliari determinando la conseguente riduzione dell’assorbimento e della produzione endogena del colesterolo;
  • Riducono l’assorbimento dei grassi abbassando il colesterolo nel sangue, in particolare quello “cattivo” LDL;
  • Riducono l’assorbimento degli zuccheri riducendo i picchi glicemici dopo un pasto;
  • Rallentano lo svuotamento gastrico, provocando una sensazione di sazietà;
  • Sono di aiuto nel controllo del peso corporeo.

E’ stato scientificamente dimostrato che esiste una relazione causa-effetto tra il consumo dei Betaglucani dell’orzo e la riduzione nel sangue del colesterolo LDL(acronimo inglese che indica le lipoproteine a bassa densità, comunemente note come “colesterolo cattivo”).

E’importante sapere che:

  • L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 3g di Betaglucani dell’orzo;
  • Una porzione di 100g di pasta CuoreMio apporta 3g di Betaglucani che rappresentano proprio la quantità giornaliera indicata per ridurre il colesterolo nel sangue;
  • Uno stile di vita sano ed un’attività fisica regolare sono i primi alleati per la salute del tuo cuore;
  • Nel controllo del colesterolo vanno considerati diversi fattori di rischio, pertanto una valutazione adeguata spetta sempre al tuo medico di fiducia.

*Valutazione scientifica condotta dall’European Food Safety, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Gli studi condotti sono consultabili sulle riviste pubblicate dall’ente europeo EFSA Journal 2011; 9(12):247 e EFSA Journal 2011; 9(12): 2471. Il Reg. (UE) N. 1048/2012 autorizza l’indicazione per la salute legata all’ assunzione di Betaglucani.

A tavola per la salute del tuo cuore

In particolare per la prevenzione delle malattie cardiovascolari la tua dieta deve avere queste caratteristiche fondamentali:

  • Grassi totali della dieta meno del 30% dell’energia totale
  • Grassi saturi meno del 10% dell’energia totale
  • Colesterolo meno di 300 mg al giorno
  • Fibra alimentare almeno 25-30 g al giorno
  • Sale meno di 5-6 g al giorno
http://www.anmco.it/contents/pdf_sfogliabili/Mangiare_Sano/files/basic-html/page1.html

http://www.eufic.org/page/it/malattie-legate-alimentazione/cardiovascolare/

Il Colesterolo

Il colesterolo che arriva nell’intestino umano proviene solo per il 20% dagli alimenti mentre per l'80% è prodotto dall’organismo e raggiunge il duodeno (la prima parte dell’intestino) nella bile. Il 50-60% del totale del colesterolo è poi assorbito a livello intestinale.

Il colesterolo viene anche trasportato nel sangue, fra i diversi tessuti dell’organismo, grazie a delle molecole che si chiamano lipoproteine proprio perché sono costituite da lipidi (non solo da colesterolo) e da proteine. Ce ne sono di diversi tipi e qui ricordiamo:

  • le LDL (lipoproteine a bassa densità) portano il colesterolo dal fegato agli altri organi;
  • le HDL (lipoproteine ad alta densità) hanno una funzione di spazzino: portano via il colesterolo in eccesso dalle cellule e lo trasportano al fegato da dove viene eliminato con la bile.

Quando c’è troppo colesterolo nel sangue (vedi “ipercolesterolemia”), più specificamente quando aumenta il colesterolo delle LDL (che è comunemente indicato come “colesterolo cattivo”), il colesterolo tende a depositarsi lentamente nella parete interna delle arterie.

Al contrario, il colesterolo HDL è il colesterolo che viene portato via dai tessuti periferici (quasi per un’azione “spazzino” di queste lipoproteine). L’ispessimento delle arterie può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche che ostacolano o addirittura bloccano del tutto il flusso sanguigno causando angina, infarto del cuore e anche ictus. La possibilità di sviluppare tali malattie aumenta se sono contemporaneamente presenti altri fattori di rischio, come fumo, sedentarietà, obesità, diabete, ipertensione, ecc.

Ipercolesterolemia

È pericoloso un aumento del colesterolo totale nel sangue ma, è soprattutto pericoloso un aumento del colesterolo nelle lipoproteine LDL (il “colesterolo cattivo”). Si è anche visto che le malattie cardiovascolari sono più frequenti se è basso il colesterolo HDL (il “colesterolo buono”).

La colesterolemia totale, nelle LDL e nelle HDL può essere facilmente misurata con un semplice esame del sangue che deve essere ripetuto nel tempo.

Di seguito sono riassunti dei valori di riferimento che possono servire per farvi una prima idea di massima. Una valutazione più approfondita spetta comunque al medico.

Strategie per il controllo del colesterolo

Per controllare l’eccesso di colesterolo e prevenire il rischio cardiovascolare è necessario considerare i diversi fattori di rischio.

Uno strumento-chiave nel trattamento della ipercolesterolemia è seguire un'alimentazione equilibrata e svolgere un'attività fisica regolare, così da garantire la buona salute del cuore e del sistema circolatorio. E’ importante assumere alimenti vegetali ricchi di fibre, soprattutto fibre solubili e ridurre l’assunzione di grassi saturi, presenti in burro, formaggio, salumi e prodotti a base di carne.

In alcuni casi, però, una corretta alimentazione non è sufficiente e bisogna intervenire, sotto controllo medico, con terapia farmacologica.

I fattori di rischio

Un fattore di rischio aumenta la probabilità di avere una malattia cardiovascolare. La presenza contemporanea di più fattori aumenta notevolmente questa possibilità.

Esistono alcuni fattori di rischio immodificabili:

  • Età: il rischio aumenta con l’età e nelle donne dopo la menopausa.
  • Genere: il rischio è maggiore negli uomini e nelle donne in menopausa.
  • Familiarità: attenzione se qualcuno fra genitori, fratelli e/o sorelle o qualche altro parente più vicino ha avuto una malattia cardiovascolare prima dei 50-60 anni.

Ma altri sono fattori di rischio modificabili: poichè possiamo intervenire su di essi per ridurre la probabilità che si manifesti una malattia cardiovascolare. Tra i principali abbiamo:

  • Sedentarietà: una attività fisica su base regolare aiuta nel controllo di fattori di rischio modificabili quali l’eccesso ponderale, il diabete, le alterazioni del colesterolo, la pressione arteriosa.
  • Fumo: il rischio aumenta già con poche sigarette al giorno. È pericoloso anche il fumo passivo, cioè restare per molto tempo in ambienti chiusi dove ci sono altre persone che fumano.
  • Pressione arteriosa: è un nemico spesso invisibile perché molte persone non sanno di avere una pressione arteriosa elevata
  • Colesterolemia totale: il colesterolo in eccesso si accumula nella pareti delle arterie e contribuisce allo sviluppo dell’aterosclerosi. È pericoloso soprattutto il colesterolo LDL.
  • Colesterolemia-HDL: è quello che è rimosso dall’organismo per essere eliminato con la bile. Bassi livelli di colesterolo HDL sono quindi pericolosi per la nostra salute.
  • Diabete: il rischio aumenta molto soprattutto se non si ha un buon controllo della glicemia.
  • Obesità: il sovrappeso e l’obesità hanno un effetto negativo su altri fattori di rischio come ipertensione, colesterolo-HDL e diabete. Inoltre il peso in eccesso aumenta il lavoro del cuore.
http://www.anif.it/pages/domande-e-risposte.php

http://www.eufic.org/page/it/malattie-legate-alimentazione/cardiovascolare/

Da alimento funzionale ad alimento nutraceutico

Il progetto sulle caratteristiche nutraceutiche dei Betaglucani è partito nel 2012, grazie all’accordo stretto tra l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Granoro.

Ad oggi l’unico claim utilizzato per la pasta CuoreMio Bio, è relativo alla capacità dei Betaglucani dell’orzo di ridurre il livello di colesterolo nel sangue; ma dalle ultime ricerche condotte dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sembrerebbe che la pasta CuoreMio Bio possa offrire ulteriori vantaggi per la salute, purché i benefici della fibra siano in grado di mantenersi anche dopo il processo digestivo.

I Betaglucani idrosolubili dell’orzo sarebbero anche in grado di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni in presenza di stress ossidativo: potrebbero, dunque, aiutare le persone infartuate a “riparare” il cuore. La ricerca, presentata in Spagna al Congresso della Società Europea di Cardiologia e pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of Cellular and Molecular Medicine”, rappresenta un’importante novità non solo per la Comunità Scientifica Internazionale, ma anche per il mondo della pasta e per Granoro, che ha finanziato lo studio.

Lo studio ha dimostrato che il trattamento delle cellule endoteliali cardiache con Betaglucani d’orzo, aumenta i livelli di un enzima essenziale, la manganese superossido dismutasi, già noto per aumentare le difese antiossidanti e l’abilità rivascolarizzante (cioè riparatrice) delle cellule progenitrici endoteliali. L’incremento dell’enzima aumenta la produzione endoteliale di ossido nitrico, noto vasodilatatore, e potenzia la capacità di rigenerare i vasi sanguigni, aiutando così a “riparare” il cuore delle persone infartuate.

Questa è la grande novità: i Betaglucani non servirebbero “solo” a mantenere normale il livello di colesterolo nel sangue, ma stimolerebbero la capacità endogena dell’endotelio a generare nuovi vasi, soprattutto in presenza di uno stress ossidativo ischemico simile.

Mangiando per alcune settimane la pasta CuoreMio Bio si protegge il cuore dal danno da ischemia e riperfusione (danno simile a quello che si induce quando la perfusione sanguigna cardiaca è ristabilita dopo angioplastica coronarica). Ciò aumenta in modo significativo la sopravvivenza di chi assume la “dieta CuoreMio Bio”.

In che modo? Le analisi stanno rivelando meccanismi regolatori fini attivati con la dieta. Tuttavia, l’ingestione della pasta induce progressivamente un aumento efficace del numero di capillari coronarici collaterali che permettono al tessuto cardiaco di compensare la brusca riduzione della perfusione miocardica. E’ straordinario che l’assunzione giornaliera di 3% di Betaglucani induca l’espressione della parkina, una proteina che favorisce la sopravvivenza della cellula cardiaca durante uno stress ischemico. Ciò dimostra, quindi, che la dose di Betaglucani presente in una porzione di pasta, se assunta ogni giorno, ha un’azione cardioprotettiva significativa.

Scopri gli studi

Eur Heart J-2014-Abstracts-851-1187 barcellona

Abstract SIC 2014 (2) secondo studio

Contatti

Vieni a trovarci sui social, e resta sempre aggiornato sulle ultime novità Granoro!

pasta@granoro.it